18. I beni e i servizi rilasciati in aggiunta alla formazione d’aula, qualificano l’offerta?
Prima di scegliere un corso formativo è importante valutare se nella quota di iscrizione siano anche compresi beni o servizi a supporto dell’attività didattica.
E’ difficilissimo fare una comparazione di valore tra i beni e le attività di servizio che vengono disposti dalle scuole a sostegno di un corso, soprattutto quando questo viene erogato da istituti diversi perché ciascuno tenderà a presentarlo nel suo prospetto informativo con caratteristiche differenti.
Anche se è difficile procedere ad una elencazione esaustiva delle diverse offerte, tentiamo qui di fare qualche esempio.
- Libri. E’ comune per molti enti della formazione rilasciare ai partecipanti, in aggiunta all’attività didattica tradizionale (docenza d’aula frontale), un certo numero di libri riferiti agli argomenti trattati durante il percorso formativo. Si tratta di una pratica in auge soprattutto nelle scuole direttamente derivate da una casa o da una testata editoriale specialistica, situazioni che non comportano particolari costi aggiuntivi in termini di distribuzione di testi professionali (spesso frutto di rese del circuito libraio). E’ comunque bene accertarsi di quanti e quali siano questi testi, e soprattutto se sono compatibili con gli argomenti svolti dal corso.
- Abbonamenti a riviste. Vale lo stesso discorso visto per i libri e anche in questo caso è importante accertarsi della valenza scientifica di aggiornamento professionale connesso ai contenuti della rivista e l’effettiva attinenza con le tematiche previste dal corso.
- Software. Sono in genere distribuiti dalle stesse scuole che vantano un legame diretto con una casa o una testata editoriale specialistica e che hanno sviluppato per conto dei propri lettori dei software applicativi. In alcuni casi può trattarsi di software commissionati dallo stesso ente formativo a società informatiche per simulare durante le lezioni l’applicazione di alcuni modelli gestionali o professionali a supporto della didattica. E’ proprio quando il software viene utilizzato per finalità pratiche durante le ore d’aula (e grazie all’uso di un laboratorio informatico) che assume una valenza qualitativa maggiore, soprattutto quando il suo utilizzo ne determina l’accrescimento di certi skill richiesti in quell’ambito professionale.
- Corsi di aggiornamento professionale. Molte scuole di formazione prospettano al proprio iscritto anche un ulteriore percorso di aggiornamento al termine dell’evento formativo per mantenere vivo l’interesse sulle tematiche che erano state oggetto della sua specializzazione. In questi casi è necessario capire con quale intensità e frequenza si distribuiranno nel futuro le ore di aggiornamento e fino a quando è da considerare valida l’offerta. Inoltre, sarà anche opportuno capire se l’aggiornamento verrà fatto nelle ore d’aula frontale oppure attraverso sistemi a distanza (e-learning).
- I simulatori dell’attività professionale.Si tratta dei ‘Role Play’ e dei ‘business game’; vediamoli nel dettaglio.
* Il Role Play è un particolare tipo di esercitazione che richiede ai partecipanti di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di “attori”, di rappresentare cioè alcuni ruoli in interazione tra loro, mentre altri partecipanti fungono da “osservatori” dei contenuti e dei processi che la rappresentazione manifesta. In pratica si tratta di una rappresentazione improvvisata e quasi teatrale di una scena simile a quello che può accadere in un contesto professionale. Nel particolare, può capitare che viene messo in atto una sorta di “incidente” e si concede ai partecipanti l’opportunità di riesaminare il proprio comportamento, di esercitarsi e sperimentare nuovi atteggiamenti, di enfatizzare differenti punti di vista e di ricevere un feedback sul proprio comportamento. Questo metodo fornisce molteplici stimoli all’apprendimento attraverso l’imitazione e l’azione oltre che attraverso l’osservazione del comportamento degli altri e i commenti riferiti al proprio.
* Il Business Game, invece, è di natura diversa. In questo caso, grazie ad un complesso modello informatico di simulazione di gestione, viene riproposta una situazione di business in cui i partecipanti si immergono nel “ruolo” di manager di una specifica realtà aziendale, allenandosi a prendere decisioni strategiche e operative e a sperimentare strategie e politiche in un contesto competitivo interattivo. Questo favorisce un apprendimento di livello superiore: quello definito della “conoscenza esperta” (learning by doing). E’ particolarmente importante che il partecipante all’esercitazione sia in grado di conoscere, all’atto della proposta formativa, il luogo dello svolgimento e le modalità di impiego della simulazione, ovvero se il Business Game viene condotto all’interno della scuola e nell’ambito delle ore didattiche programmate, oppure se tutto ciò avviene al di fuori del contesto formativo. Inoltre non è secondario sapere se viene impiegato allo scopo un laboratorio informatico o se invece il tutto verrà gestito ‘on line’ tramite il server della scuola. Poter disporre in anticipo del regolamento riferito alla funzionalità dell’esperimento assicura anche una presa di coscienza del grado di impegno che sarà necessario per il suo svolgimento, e così si potranno evitare rinunce in corso d’opera che alimentano stati di disagio anche per gli altri partecipanti, soprattutto quando il Business Game è svolto a squadre.
- Recupero delle lezioni in caso di assenza. E’ una formula impiegata da molte scuole per assicurare la continuità del percorso didattico anche nei casi in cui il partecipante, per vari motivi personali o professionali, sia costretto a saltare alcune lezioni. La pratica più in uso è quella di consentire allo studente di frequentare le stesse lezioni, che lo avevano visto assente, in una delle edizioni successive. Un altro metodo, adottato per superare questo particolare tipo di recupero, è connesso alla disponibilità della scuola di una propria piattaforma e-learning. Infatti qualora le lezioni fossero state catalogate in un formato ‘on line’ sarebbe fattibile la possibilità di recuperare la tematica persa attraverso l’accesso riservato ai corsisti in una sezione web dedicata allo scopo. La presenza di un servizio di questo genere conferirebbe sicuramente un maggior valore alla formazione in quanto permetterebbe al corsista di effettuare approfondimenti ed aggiornamenti periodici oltre (come si è visto) il recupero delle assenze senza perdere la continuità del percorso formativo.