Best practice in ambito HR: sviluppo sostenibile e cultura aziendale inclusiva in Snam, “armi” per affrontare il futuro ed essere competitivi
La storia di SNAM
«Negli ultimi anni abbiamo sviluppato le nostre attività con l’obiettivo di perseguire un ruolo di leadership nella transizione energetica, quindi favorire l’abbattimento delle emissioni di Co2, e per questo stiamo lavorando anche sullo sviluppo di fonti energetiche pulite, come il biometano e l’idrogeno». Questa la riflessione da cui si è avviata la riflessione di Paola Boromei, Executive Vice President Human Resources, Organization & PFM di Snam, durante il seminario Snam: sviluppo sostenibile organizzato da Hr Link e la business school MeliusForm nell’ambito del ciclo "Le Best Practices dei migliori HRD in Italia" che si è tenuto in via telematica lo scorso 21 gennaio. A dialogare con Boromei, Stefano Porta, amministratore delegato ODM Consulting: insieme hanno riflettuto sul «percorso che Snam ha seguito su entrambe queste dimensioni, approfondendo la trasformazione che la direzione HR ha perseguito rispetto alla realizzazione di una people strategy sostenibile», sottolinea Porta.
Il piano strategico orientato verso la transizione energetica e, in questo ultimo anno, l’avvento della pandemia – che ha giocato il ruolo di acceleratore – sono stati entrambi motore della trasformazione di Snam, che da cinque anni lavora a un preciso “purpose”, energia per ispirare il mondo. «Ciò che è accaduto negli ultimi tempi, anche in virtù del supporto stanziato a livello europeo – racconta Boromei – darà un forte slancio a favore della transizione energetica. Anche noi stiamo investendo sempre di più in questa direzione, e questo si riflette anche sulla cultura aziendale». È evidente che integrare questo purpose significa lavorare sulle persone, su una cultura inclusiva e con «mindset premiante». Ed è stato senz’altro fondamentale in questo senso l’approccio dato all’azienda dal 2016, quando si è insediato il nuovo management: «Con questo passaggio hanno fatto ingresso in azienda una metodologia più agile, una visione innovativa che ha permesso bellissimi progetti e uno scambio molto proficuo in cui non era la logica autoritaria e gerarchica a prevalere, ma lo scambio di idee e la valorizzazione delle persone». Il cambio di mindset ha portato con sè la sfida della digitalizzazione che la pandemia ha incentivato e anche una serie di misure legate alla solidarietà e alle risposte all’emergenza.
«La sostenibilità, nella sua più ampia e completa accezione, rappresenta nel contesto attuale forse il principale elemento di vantaggio competitivo sul quale le aziende devono lavorare, sia rispetto alla business strategy sia rispetto alla people strategy», prosegue Porta, che si sofferma su un focus scaturito dal seminario: «È stato interessante comprendere come la tecnologia a servizio della sostenibilità abbia permesso di ripensare i processi HR e come la dimensione valoriale e la coerenza rispetto al tema della sostenibilità impatti significativamente sull’attraction, l’engagement i modelli di leadership, finanche sulla performance delle persone. Appare evidente che – in una fase critica come quella che stiamo attraversando – i modelli organizzativi e le leve retributive debbano essere ripensati per generare al contempo contenimento dei costi, riduzione degli impatti ambientali, incremento del wellbeing e del potere di acquisto dei dipendenti ed efficientamento delle risorse».
Il webinar – parte del ciclo formativo “Le Best Practices dei migliori HRD in Italia” – sarà integralmente disponibile sulla piattaforma E-Learning MELIUSform a partire da gennaio 2021.
A cura della redazione di MELIUSform Business School, in collaborazione con HR LINK, giornale online dedicato ai professionisti delle risorse umane.
Ultima modifica il 28/01/2021
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