Lettura e utilizzo del Business Plan

:: A cura della Redazione Scientifica MELIUSform ::

Il Business Plan (BP), è il documento sintetico del processo di pianificazione aziendale, per questa ragione anche denominato "piano economico-finanziario". Il documento traduce in piani e prospetti tutti i dati economico-finanziari di previsione di un dato progetto imprenditoriale. La lettura del documento del Business Plan dovrebbe aiutare a comprendere le linee strategiche e gli obiettivi di un progetto d'impresa, così come le scelte di pianificazione economica e finanziaria che sottostanno alla sua realizzazione.
Ancora oggi si fa una grande confusione tra programmazione e pianificazione. Eppure tra i due processi esiste una vera e propria differenza di approccio metodologico. Sebbene i processi di programmazione e pianificazione dialoghino tra di loro, si perviene attraverso di essi a visioni economiche-finanziarie dell'impresa diverse (rispettivamente di breve periodo, con il primo, di medio-lungo periodo, con il secondo) ed a documenti di sintesi differenti (il Budget, con il primo, il Business Plan, con il secondo). 

La Business School Meliusform dedica grande attenzione agli aspetti strategici ed operativi legati al formazione e redazione sia del Budget sia del Business Plan. L'esperienza maturata in aula, così come la costante attenzione all'innovazione dei programmi didattici, rendono i Master di Area Finanza Meliusform una scelta valida per professionisti ed esperti del settore finanziario che necessitano di intraprendere un percorso formativo di alto livello che renda il loro profilo più completo e competitivo. 
Qualunque sia l'obiettivo (avviare una start-up, assumere responsabilità manageriali o incamerare nuove competenze per una gestione finanziaria più oculata dell'impresa), non si può oggi pensare di svolgere un ruolo di alto livello in una funzione aziendale finanziaria senza conoscere a fondo lo strumento del Business Plan. 
 

Le caratteristiche del Business Plan

Spesso si ritiene che il Business Plan sia un documento immutabile, scritto prima di avviare un'attività imprenditoriale e poi cristallizzato nella sua forma per i giorni a venire. La realtà è diversa: il Business Plan è un documento complesso, che può subire modifiche in quanto fortemente influenzato dal contesto. Nella formulazione in più fasi di diverse versioni del documento si riflettono le evoluzioni dello scenario e la ridefinizione degli obiettivi strategici nel medio e lungo periodo, che potrebbero ad esempio portare a privilegiare una soluzione piuttosto che un'altra tra quelle prospettate inizialmente. 
Da questo punto di vista, il Business Plan può essere considerato come un vero e proprio "processo".
Esso è però anche uno strumento di comunicazione, volto a trasmettere le informazioni in modo efficace. Per tale motivo, il documento deve essere sintetico, chiaro e completo, garantendo una lettura rapida che non lasci spazio ad ambiguità. 
I dati contenuti nel Business Plan devono essere credibili, affidabili e dimostrabili. Il cash flow caratteristico d'impresa deve infine essere immediatamente riconoscibile dai prospetti e dai dati proposti. 

La redazione del Business Plan

La redazione di un Business Plan, pertanto, costituisce un processo complesso che punta a raccogliere e sintetizzare una grande quantità di informazioni in un documento al tempo stesso sintetico ed intelligibile. Gli output nascenti dalla costruzione del Business Plan vengono veicolati secondo una logica di tipo Top-Down: le informazioni passano dal management ai livelli gerarchici più bassi, da questi vengono rielaborate secondo un punto di vista strettamente operativo per tornare nuovamente al management, che deve a sua volta riconsiderarle in un documento di sintesi e mediazione. 
Dal punto di vista dei contenuti, il Business Plan deve dare spazio sia alla dimensione quantitativa (cioè strettamente economico-finanziaria), sia alla dimensione descrittiva. 
Quest'ultima può basarsi su diversi aspetti, ad esempio: 

  • l'analisi del mercato e il posizionamento del prodotto/servizio nel suo settore di riferimento;
  • la creazione di prospetti operativi che descrivano in modo accurato le strategie di marketing, la distribuzione, l'organizzazione della produzione e la logistica.

Ma molti altri potrebbero essere gli elementi che concorrono alla formazione della dimensione descrittiva del Business Plan in ragione dell'importanza che rivestono nel processo strategico dell'impresa ed anche del momento che attraversa l'impresa stessa (fase di "start up", "maturazione", ecc.). 
Entrambe le dimensioni (qualitativa e quantitativa) hanno la medesima importanza nella costruzione di un Business Plan credibile ed efficace, sebbene in questo breve spazio di approfondimento si darà maggior rilievo alla parte di costruzione quantitativa economico-finanziaria, rimandando per ulteriori approfondimenti e per una visione realmente completa del Business Plan alle lezioni tenute in aula dai docenti specializzati della Business School Meliusform durante i Master in Finanza, Amministrazione e Controllo

 

Lo schema del Business Plan

Creare uno schema di Business Plan impone come prima cosa di rintracciare e prevedere i dati relativi ai Ricavi ed agli Investimenti durevoli negli "n" periodi (generalmente "anni") che formano l'orizzonte temporale della pianificazione. I primi si riveleranno utili alla formazione del Piano Economico per lo studio della fattibilità economica, mentre i secondi saranno importanti nella creazione del Prospetto "Fonti e Impieghi" e nella determinazione del "fabbisogno finanziario" (studio della fattibilità finanziaria). 
Nel Piano Economico previsionale assumono particolare importanza: 
  • il piano vendite (di beni o servizi)
  • le variazioni delle rimanenze
  • il piano costi di produzione
  • il piano costi commerciali, amministrativi e altri costi
  • il piano costi del personale
Una volta determinati questi "piani economici" sarà agevole determinare il primo risultato economico della gestione caratteristica, ovvero il MOL (margine operativo lordo) per tutti gli "n" periodi della previsione. 
La formazione e la composizione prospettica dei vari capitali circolanti di funzionamento negli esercizi futuri del piano costituisce una diretta conseguenza della previsione del conto economico della gestione caratteristica. Infatti, individuando l'attivo corrente (crediti commerciali, IVA a credito e rimanenze) ed il passivo corrente (debiti commerciali, debiti verso il personale o verso gli istituti previdenziali ed assicurativi, IVA a debito) nascente dalle previsioni economiche operative, si ha una prima quantificazione del fabbisogno finanziario "a breve" occorrente per sostenere il regolare funzionamento dell'azienda. 
Il fabbisogno finanziario complessivo dell'impresa, tuttavia, poggia le sue radici anche sulla conoscenza del piano degli investimenti durevoli, che devono essere coperti con strumenti finanziari di "medio e lungo termine" (scelta del miglior mix tra componenti di finanziamento e Patrimonio Netto). 
La scelta ottimale prevede quasi sempre un mix di strumenti finanziari in grado di garantire: 
  • l'equilibrio tra "impieghi" e "fonti";
  • la riduzione dell'incidenza degli oneri finanziari sul fatturato dell'azienda;
  • la massimizzazione della funzione del reddito che garantisca una sufficiente attrattività dei capitali in impresa;
  • un piano di rientro dei finanziamenti accesi congruo con i flussi di cassa attesi dell'impresa;
  • un andamento previsionale dei cash flow netti (negli n anni) in grado di assicurare anche una soddisfacente distribuzione dei dividendi tra gli "shareholder".
Al termine del suo processo il Business Plan permetterà di ricavare anche il prelievo fiscale atteso e di stimare la liquidità/esigibilità a breve. 
 

Come creare un Business Plan: conclusioni

La costruzione di un Business Plan richiede delle competenze di base di tipo amministrativo, economico, finanziario e gestionale (come saper leggere un bilancio, conoscere l'analisi per indici e per flussi e così via). Inoltre, non bisogna dimenticare che la redazione di un piano economico-finanziario implica anche uno studio conoscitivo del mercato di riferimento e al contempo un approfondimento sugli strumenti finanziari disponibili sul mercato in quel dato momento storico. I Master dell'Area Finanza della Business School Meliusform offrono una formazione completa e di alto livello e forniscono tutti gli strumenti operativi e didattici utili per aggiungere la redazione del Business Plan alle proprie competenze. 

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