Disoccupati a 40 anni ed oltre. Se la crisi incombe, vale la pena di “ri-formarsi” e “ri-qualificarsi”
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Sempre più preoccupante la situazione delle imprese italiane. Se già dal 2008 il numero delle aperture delle procedure fallimentari continua a salire di anno in anno, secondo i dati appena diffusi dal Cerved Group relativi al primo trimestre del 2012, tra gennaio e marzo hanno fallito circa tremila aziende, oltre il 4% in più rispetto allo stesso periodo del 2011.
Ciò naturalmente si abbatte come un ulteriore mannaia su una situazione occupazionale già in seria crisi. Come già detto precedentemente parlando di “come trovare e soprattutto tenersi un lavoro”, la disoccupazione tocca oramai decisamente livelli record pari, ad aprile, secondo l'Istat, al 10,2%. A farne le spese sono soprattutto i giovani, ovvero gli “under 35”. Ma non va dimenticato che quando un'impresa chiude i battenti, a casa ci vanno tutti, anche i dipendenti con più di 35 anni, anche coloro che ricoprono incarichi di responsabilità ed anche gli stessi imprenditori che, spesso e volentieri, non godono di alcuna tutela sindacale e appartengono ad una fascia di età critica e difficile per un ricollocamento. Diverse indagini di settore (Federdirigenti, Federmanager) hanno messo in evidenza come oramai da diversi anni, le risoluzioni di rapporti di lavoro a livello dirigenziale siano aumentate fino a far registrare un calo delle presenze manageriali, dal 2002 ad oggi, pari al 25%. Ultimamente, del resto, di imprenditori schiacciati dalla crisi e dei loro atti disperati sentiamo purtroppo parlare quasi ogni giorno.
Una situazione come quella che stiamo vivendo crea dunque una fascia di “disoccupati” che va dai 40 ai 50 anni ed oltre ed è composta anche di professionisti, ex dirigenti, ex imprenditori. A tutti loro non manca certo l'esperienza di cui abbiamo ampiamente trattato tra i requisiti da esibire durante la ricerca di un nuovo lavoro, ma purtroppo hanno contro un'età che poco alletta aziende ed imprese nei confronti di un'assunzione. Non è inoltre così facile trovare un'occupazione simile alla precedente dovendo quindi affrontare un passaggio semplice e per lo più indolore. Spesso si è invece costretti o a cambiare o in qualche modo a ri-formarsi e/o ri-qualificarsi in vista di una nuova attività lavorativa.
A questo scopo possono certamente essere d'aiuto un buon master o un buon corso di specializzazione. Restando nell'ambito del proprio settore professionale, frequentare uno di questi corsi può dare la possibilità non solo di aumentare il proprio ventaglio di competenze, ma anche di fornire un aggiornamento utilissimo a chi, magari, sicuro del proprio “posto fisso”, non aveva mai pensato di “rinfrescare” la propria professionalità. Sarà un po' come “tornare a scuola”, ma in una scuola pensata e studiata esattamente per le nostre esigenze del momento. E con una giusta dose di impegno, non è detto che non dia presto i suoi frutti.