Abbiamo parlato più volte di quanto sia importante in un Master degno di tale nome l'equilibrio giusto “tra rigore accademico e pratica professionale” , ovvero tra teoria e sperimentazione, così come al tempo stesso sia fondamentale che le esercitazioni abbiamo ampio spazio.

Ci teniamo a ribadire il concetto poiché lo riteniamo particolarmente importante anche nel processo individuale di scelta del Master da frequentare. Ci siamo chiesti se anche per i corsisti fosse così e abbiamo voluto verificare, scoprendo che effettivamente si sono basati soprattutto su questo elemento tutti gli allievi di diversi Master che siamo andati ad intervistare. Ecco le loro risposte:

Oltre che sulle materie, mi sono orientata soprattutto sul taglio pragmatico del master che sostituisce quegli elementi che dall'Università non ci vengono forniti perché manca, appunto, la sperimentazione. Quindi il master aiuta a sopperire a queste mancanze e a facilitare l'ingresso nel mondo del lavoro. Anche perché un taglio molto operativo ci spinge ad avere una maggiore vicinanza al mondo del lavoro”.

Cercavo un Master che oltre alle nozioni e alla teoria trattasse anche molti casi effettivi dando la possibilità di interfacciarsi, attraverso i docenti, con realtà e aziende vere. Che avesse insomma non solo la teoria, ma anche l'empiricità. La cosa fondamentale che rende un Master superiore ad un altro è proprio questa: la capacità di proporre dei casi realistici perché, come in tutte le materie, spesso la teoria è una cosa e la pratica un'altra”.

Ho voluto iscrivermi perché un Master ci da gli elementi concreti che l'Università non ci offre, quelli che mancano di solito all'Università. Ci sono delle cose che ho appreso vagamente e teoricamente, ora mi serve la realtà”.

Ho cercato la concretezza, non le grandi disquisizioni filosofiche dottrinali, quelle le abbiamo fatte all'Università. Essendo un professionista, mi basta una infarinatura generale su tutti gli argomenti che non posso non sapere per poi costruire su quelli approfondimenti professionali che applicherò nel corso della mia carriera”.

Il taglio pratico è importante. L'aspetto teorico può essere approfondito in altra sede. Ed è un bene che ci siano degli 'operativi' (i docenti) ad insegnare alle persone che vogliono diventare 'operative'”.

La parte simulativa o sperimentale di un Master può quindi sostituire quell'esperienza che manca e che è molto spesso richiesta dalle aziende ed è fondamentale per il raggiungimento della vera competenza, che è il “sapere” ma anche il “saper fare”.