Da problema ad opportunità

Sono oramai oltre 10 anni che l’economia mondiale sta attraversando un periodo di contrazione; in particolare in Italia questa crisi si è innestata in un tessuto imprenditoriale caratterizzato da alti livelli di debito che, con il peggioramento delle condizioni economiche, si sono rivelati essere insostenibili.

La legge fallimentare, peraltro in continua evoluzione, mette a disposizione dell’imprenditore una serie di strumenti per fronteggiare e superare tale situazione, tuttavia gli strumenti legislativi sono solo il punto di arrivo di un processo finanziario complesso e lungo che, se affrontato per tempo e con gli strumenti giusti, può trasformare il momento di difficoltà aziendale in un punto di partenza per il rilancio e il ritorno alla redditività dell’azienda.

Entrare in un’azienda in difficoltà finanziaria è come entrare da malati in un pronto soccorso; la prima cosa è stabilizzare l’emergenza; e l’emergenza è tipicamente derivante da una carenza di liquidità.

Il primo strumento da utilizzare e da implementare è quindi un sistema di monitoraggio e di previsione dei flussi di cassa a breve termine, tipicamente a 13 settimane, che consenta di fissare delle priorità nei pagamenti andando ad effettuare solo quelli vitali per l’azienda posticipando gli altri e che consenta anche di avere una contezza precisa di tutti gli incassi che l’azienda prevede di avere, eventualmente ricercando dei modi per anticipare gli stessi, anche sulla base delle linee di credito di cui l’azienda dispone.

Messa in sicurezza “la cassa” è necessario capire se l’azienda ha delle prospettive di rilancio ed a quali condizioni. Vanno quindi analizzate in maniera critica le cause che hanno portato alla situazione di difficoltà per capire (1) se sono superabili e (2) in quale modo e con quali azioni possono essere superate.

Ovviamente se la crisi non è superabile la soluzione è solo quella di una liquidazione ordinata che porti alla cessazione dell’azienda per non aggravare il passivo; se viceversa la crisi è superabile si rende necessario portare delle discontinuità e delle nuove scelte strategiche che possano riportare a generare reddito.

Va quindi costruito un serio piano industriale di risanamento da cui deriveranno i flussi di cassa che andranno a servizio del debito; solo in questo momento si andrà a parlare di ristrutturazione finanziaria; ossia si cercherà di rendere allineato il flusso di cassa al servizio del debito con la massa debitoria esistente andando a calibrare tutta una serie di interventi più o meno invasivi come ad esempio:

  • Riduzione dei tassi d’interesse
  • Consolidamento di esposizioni a breve termine
  • Moratorie e allungamento dei piani di ammortamento
  • Stralci di parte dell’indebitamento
  • Erogazione di nuova finanza

Nel corso delle lezioni dei Master in Finanza partiremo da casi concreti aziendali andando prima a costruire un piano di cassa a breve termine, per poi passare all’analisi delle cause della crisi di diverse realtà aziendali provenienti da diversi settori (moda, immobiliare, commerciale, arredamento, industriale…) e cercheremo insieme sia le migliori strategie di risanamento aziendale sia, una volta determinato il piano industriale, le diverse alternative di ristrutturazione del debito.

Fatto questo andremo a capire insieme qual è il migliore strumento giuridico per affrontare la singola situazione specifica di crisi partendo dal piano di risanamento fino ad arrivare alle forme più invasive come il concordato preventivo liquidatorio.

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Per approfondire tutti i temi legati alle strategie di risanamento aziendale e alle diverse alternative di ristrutturazione del debitopotete affidarvi ai Master in Finanza e Controllo proposti da Meliusform Business School.

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