Quante domande attanagliano il giovane neo-laureato, ma anche coloro che – seppur meno giovani – sentono il bisogno di formarsi per crescere in competenze oppure per riqualificare il loro ruolo professionale! Noi di Master Journal ben sappiamo (e lo testimonia la nostra chiarissima ‘mission’, espressa nel post ‘Un blog sulla formazione che aiuti a scegliere al meglio’) quanta confusione esista attualmente in Italia in tema di offerta formativa, anche quando questa  è proposta da soggetti universitari per corsi post-laurea triennale (master di primo livello) o post-magistrale (di secondo livello). Il grande problema è che nel nostro paese la parola ‘master’ è ancora usata liberamente tanto da soggetti che operano in ambito accademico che da quelli che sono esterni, e pertanto chiunque può fare un’attività formativa e attribuirle questo pomposo nome (vedi il post: ‘Quanta confusione sul termine master’).

 

La moltiplicazione dell’offerta di master e corsi complica assolutamente la decisione su una scelta corretta, visto il mare magnum delle numerose proposte rispetto alle quali è difficile orientarsi e saper operare una giusta classificazione su basi standardizzabili come avviene per alcuni prodotti (ad esempio le tabelle comparative proposte nel settore delle auto e delle moto da alcune riviste specializzate). Infatti, a titoli uguali (es.: Master in Finanza) corrispondono spesso obiettivi, programmi, sbocchi professionali molto diversi e pesi specifici eterogenei in termini di organizzazione, gestione didattica, durata, esercitazioni, stage, servizi post master, prezzo, ecc…
Lungi, noi qui, dal voler compilare una lista dei buoni e cattivi master e corsi, cerchiamo piuttosto di evidenziare alcuni criteri utili per garantire una lettura trasparente e coadiuvare i nostri lettori in una scelta il più possibile consapevole.
Certo, non riteniamo di avere la presunzione di riuscire a illustrare tutte le possibili criticità proprie del settore, e consideriamo questo ‘post’ (ma tutto il nostro blog) come uno strumento iterativo nel quale – attraverso e grazie ai vostri suggerimenti, ai commenti, ma soprattutto alle vostre testimonianze (come si suol dire in questi casi: speriamo giungano numerose) – sarà possibile arricchire queste pagine di nuovi elementi e quindi, nel tempo, rivelarsi sempre più utile e funzionale.
Ci auguriamo di riuscire a realizzare uno strumento di certificazione dei master e dei corsi esistenti che si autoalimenterà anche grazie ai vostri giudizi e feedback (che, vi assicuriamo, saranno sottoposti ad attenta verifica e selezione).
Insomma, lo diciamo a chiare lettere: desideriamo avviare una piccola-grande rivoluzione in un settore dove finora nessuno ha ancora messo a punto modelli di valutazione seri (ne si preoccupa di farlo), dove sono stati per troppo tempo ignorati i feedback degli ex-corsisti (invece addirittura spesso occultati), dove mancano chiarezza e trasparenza in luogo di confusione e disinformazione, e dove – in molti, troppo casi –  si pagano talvolta rette eccessivamente alte rispetto alla professionalità erogata.
Tutti obiettivi che si possono senz’altro raggiungere, a patto che si perseguano insieme, noi autori e voi lettori. Anche per questo, è opportuno tenere ben presente una importante raccomandazione, cioè che non si deve badare ad investire solo sul prodotto, ma occorre farlo anche e soprattutto su di sé. In questo senso, il master o il corso prescelti sono solo degli strumenti.
E questa è sicuramente l’espressione più semplice di quella che riteniamo la filosofia della nostra mission, e come autori del blog ci impegneremo senz’altro al massimo per fornire tutti i migliori consigli ed i giusti criteri per orientare verso la scelta che riteniamo più corretta rispetto ad un determinato master o corso, ma occorre che sia ben chiaro il fatto che non è possibile prescindere dall’impegno personale perché sia garantito il pieno successo dell’evento formativo.
Infatti, senza questo fondamentale pre-requisito nessun master o nessun corso formativo sarebbe degno di essere classificato tra i migliori. Il master fornisce leve e strumenti preziosi per facilitare l’accesso al mercato del lavoro o per trasferire know how e competenze per una migliore carriera professionale, ma serve un capitale umano che sappia recepirli con impegno e serietà per conferirgli il maggior valore.
Adesso andiamo a scoprire insieme le “regole d’oro” per una giusta e corretta scelta. Ma attenzione: l’uso del condizionale in alcuni verbi nel testo che segue è riferito al “diritto di dubbio” circa la veridicità su molti servizi offerti da alcuni enti della formazione. Si tratta di una sorta di “invito” ad approfondire l’autenticità dell’informazione recepita attraverso un’attenta analisi, visto che potrebbe anche trattarsi di una classica azione di marketing, semplicemente volta ad attrarre un maggior numero di iscrizioni.
1.E’ facile dire ‘master’!
2.Occhio alla valenza professionale dei master specialistici!
3. L’anno di fondazione dell’ente conferisce maggior valore al suo ‘brand’
4. Il numero di edizioni può rappresentare un fattore di affidabilità
5. La procedura di ammissione/selezione può rappresentare una garanzia di serietà?
6. La giusta combinazione tra rigore accademico e pratica professionale
7. Occhio al corpo docente (faculty)
8. L’importanza della presenza di un tutor
9. Durata del master: “ + ore = + qualità”, equazione sempre vera?
10. Le esercitazioni? imprescindibili in un percorso formativo che si rispetti
11. L’importanza della corretta valutazione dell’apprendimento
12. Meglio lo stage ‘non garantito’ di quello ‘millantato’
13. Come capire il livello di serietà di un ufficio placement
14. Recruiting: la rete di contatti con le aziende deve essere la più ampia possibile
15. Le testimonianze degli ex allievi, queste (s)conosciute
16. Associazioni di ex alumni, una garanzia anche per il futuro professionale.
17. Il prezzo deve essere coerente con la qualità dei servizi offerti
18. Sconti, promozioni, agevolazioni: proposte reali o ambigue leve di marketing?
19. Le Borse di Studio, un modo abile per camuffare sconti sulla quota di iscrizione
20. Certificazioni e accreditamenti: bollino di qualità?
21. I crediti formativi
22. I beni e i servizi rilasciati in aggiunta alla formazione d’aula, qualificano l’offerta?