Master di primo e secondo livello

:: A cura della Redazione Scientifica MELIUSform ::

Una delle domande più comuni che ci capita di ricevere, nell’ambito di telefonate o email di richiesta informazioni, è la seguente: “Questo è un Master di primo o secondo livello?”.
Questo tipo di interrogativo rivela la confusione che aleggia intorno al termine Master, termine preso in prestito dalle prestigiose Università inglesi e americane, e utilizzato per percorsi formativi molto diversi tra loro, accomunati in genere dall’alto livello di specializzazione che si intende trasferire ai partecipanti. Proviamo a fare chiarezza. La distinzione tra Master di primo e di secondo livello è relativa unicamente a percorsi Universitari. 

Master universitari

I Master Universitari di primo livello sono aperti a chi ha conseguito la Laurea Triennale, e rilasciano Crediti Formativi Universitari generalmente spendibili nell’ambito del successivo biennio di studi (Laurea Specialistica). 

I Master di secondo livello, invece, possono essere frequentati solo da chi ha conseguito la Laurea Specialistica (o del Vecchio Ordinamento). In genere, preparano figure specifiche per ruoli nella pubblica amministrazione o in aziende.
In entrambi i casi, questi Master hanno solitamente frequenza “full time” o infrasettimanale; durano uno o due anni, e sono progettati con una formula didattica molto simile a quella dell’Università, con lezioni frontali. Anche il corpo docente, molto spesso, è lo stesso dei corsi universitari. 
 

Master presso Business School

Ai Master Universitari, di primo e secondo livello, va affiancato un’altra categoria di Master: quelli organizzati da Scuole di Formazione autonome rispetto alle Università. Nel caso di Master a tematica aziendale, tali Scuole sono solitamente chiamate “Business School”. 

Le Business School operano nel mercato della formazione in piena autonomia; pertanto, i Master offerti possono differenziarsi molto nei contenuti, nella durata, nella metodologia didattica, eccetera. Una linea comune può essere identificata nella mission delle Business School, che è quella di trasferire ai partecipanti una formazione pratica, immediatamente spendibile in azienda o nella vita professionale. Questo, nel caso dei Master meglio progettati, e delle Scuole di maggior prestigio, in genere coincide con una formula didattica nella quale la lezione tradizionale frontale (come quella universitaria) è sostituita, o almeno affiancata, da metodologie più vicine alle reali esigenze formative dei partecipanti, che vogliono conseguire un “saper fare” più che un “sapere”. Esercitazioni, case studies, laboratori, role playing, project work sono tra le metodologie didattiche attive più efficaci. 

Inoltre, il corpo docenti dei Master non Universitari è solitamente composto da professionisti che non fanno della didattica il loro primo “mestiere”, ma che si occupano stabilmente della materia che sono chiamati ad insegnare all’interno del Master stesso. Tanto per fare un esempio, in un Master in Controllo di Gestione organizzato da una Business School non si incontreranno principalmente Professori che insegnano abitualmente il Controllo di Gestione nelle Università, ma si incontreranno Manager, Senior Controller che si occupano di Sistemi di Programmazione e Controllo di Gestione, e di conseguenza mireranno a condividere le esperienze vissute sul campo, ed a trasferire non tanto la formazione teorica relativa alla materia, ma il know how che utilizzano abitualmente o che vorrebbero trovare nelle figure che lavorano con loro. 
 

Come scegliere tra master universitari o presso Business School

Dunque, Master Universitari SI o Master Universitari NO? E’ meglio un Master Universitario o un Master organizzato da una Business School?
Non esiste una risposta univoca. Dipende da qual è la ragione che ci spinge ad avvicinarsi alla formazione. Un Master Universitario potrebbe essere più “prestigioso”, mentre un Master erogato da una Business School potrebbe essere più utile per l’esercizio della propria professione e, quindi, più spendibile nel mercato del lavoro, poiché le aziende riconoscono alla formazione pratica una valore aggiunto più importante di quello della formazione universitaria.
Un attestato di Master Universitario di secondo livello avrà più peso in un concorso pubblico; un Attestato rilasciato da una Business School di qualità avrà più peso all’interno di una selezione condotta in azienda. 

I crediti formativi rilasciati da un Master Universitario di primo livello possono essere utilizzati per abbreviare il percorso della Laurea Specialistica; i Crediti Formativi Professionali rilasciati da un Master erogato da una Business School possono espletare la formazione continua obbligaria degli iscritti a diversi Albi Professionali, quali i dottori commercialisti, gli avvocati, i consulenti del lavoro, eccetera (solo le migliori Business School possono vantare questo tipo di accreditamento dagli Ordini Professionali). Spesso, comunque, questi Crediti Formativi Professionali, in ragione dell’alta specializzazione delle Scuole che li erogano, sono convertiti anche in Crediti Formativi Universitari dalle Segreterie degli Atenei italiani ed europei. 

Infine, in genere i Master Universitari hanno frequenza infrasettimanale e sono incompatibili con le esigenze di chi lavora, e con la frequenza di altri corsi. I Master erogati dalle Business School invece sono rivolti ad un pubblico più eterogeneo, popolato anche di persone che già lavorano, o persone che iniziano il Master qualche mese prima di discutere la tesi di Laurea, e sono quindi organizzati con l’obiettivo di rendere la frequenza compatibile con altri impegni (professionali e formativi); la formula più efficace prevede lezioni nel week end. 

Tutte queste variabili vanno dunque tenute in esame al momento della scelta di un Master; bisogna comprendere bene quali sono le proprie esigenze formative, cosa si vuole conseguire attraverso il Master, e quali sono gli impegni di tempo (ed economici) che possiamo sostenere.

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