Rendere felici i propri dipendenti è uno dei lavori più “duri” da portare avanti. La difficoltà di raggiungere questo risultato è senza dubbio legata alle diverse componenti che determinano la felicità del lavoratore. Un tempo i sistemi incentivanti si focalizzavano solamente sulla variabile “denaro”, che sicuramente motiva il lavoratore ma non esaurisce le sue esigenze di benessere a lavoro.
Secondo la ricerca condotta da Great Place to Work, per l’anno 2015, la fiducia è il principio cardine degli ambienti di lavoro eccellenti. Deriva dalla credibilità del management, dal rispetto riconosciuto ai dipendenti e dalla misura in cui essi ritengono di ricevere un trattamento equo. Il grado di orgoglio nei confronti dell’organizzazione, il livello di sincerità dei legami e il cameratismo tra dipendenti sono ulteriori elementi fondamentali. Quindi, è comprensibile come sia difficile poter monitorare la fiducia interna all’organizzazione, per monitorare la felicità dei propri dipendenti. Sicuramente, ci sono dei fattori determinanti, a cui i dipendenti partecipanti alla suddetta ricerca hanno dato una forte rilevanza:
- Attività di employer brandig che l’azienda compie (essere orgogliosi dell’azienda per cui si lavora).
- Bassi livelli di turn over e di assenteismo.
- Ore di formazione, ovvero investimenti fatti per lo sviluppo del personale.
- Crescita del fatturato annuo.
Fatte queste precisazioni, quali sono alcune best practices da cui poter prendere spunto?
La più recente, in ordine di tempo, è quella di Facebook con il suo libretto rosso, ovvero quello che ogni nuovo impiegato trova sulla propria scrivania. Un piccolo manuale, o meglio un vademecum per immagini, per ispirare i dipendenti. Una raccolta di citazioni e di idee, con uno scopo motivazionale, per incoraggiare a condividere la vision aziendale. E’ uno strumento volto a spronare verso la realizzazione di obiettivi aziendali, da raggiungere con impegno, perché “Qui si lavora per cambiare il mondo “ (come si sente dire nei corridoi dell’azienda di Zuckerberg).
La multinazionale Ferrero ha deciso, invece, di differenziare i benefit in base alle diverse esigenze dei dipendenti, considerando che l’esigenza di un dipendente in Italia non sarà la stessa di uno negli Stati Uniti.
Per cui nella sede francese c’è stata la creazione di una cellula sociale a servizio degli impiegati, con l’apertura di un asilo d’impresa e di un mini club all’interno dei suoi locali, per rispondere al problema dell’affidamento dei bambini durante le ore lavorative dei genitori. Mentre in Ecuador e in Argentina gli impiegati ricevono più utili sconti per la spesa nei supermercati. Ogni genere di benefit in Ferrero richiama comunque i valori tipici dell’azienda: la famiglia, il benessere, l’attenzione all’aspetto nutritivo dei prodotti.
Starbucks ha investito circa 250 milioni di dollari nell’Università dell’Arizona per garantire ai propri dipendenti, senza restrizioni o vincoli di età e anzianità lavorativa, una formazione universitaria.
La nota catena di caffetterie ha infatti recentemente ampliato il proprio programma di finanziamento agli studi, che prevedeva già una copertura delle lezioni universitarie limitatamente ai dipendenti junior e senior. I lavoratori possono frequentare i corsi che preferiscono, sviluppare le proprie attitudini e passioni, e una volta laureati potranno lasciare Starbucks senza alcun vincolo. In Italia, per l’anno 2015, il premio come miglior azienda in cui lavorare – secondo Great Place to Work – è stato assegnato a Microsoft Italia (tra le Large Companies) tenendo in considerazione i seguenti parametri:
- Credibilità: organizzazione del lavoro e delega
- Rispetto: supporto allo sviluppo e coinvolgimento nelle decisioni
- Equità: retribuzione equa, assenza dei favoritismi, rapporti trasparenti
- Relazioni: spirito di squadra, collaborazione.
Secondo voi, sarebbe necessario aggiungere altri parametri per identificare il miglior posto in cui lavorare ed essere felici? Conoscete altre best practices che possono raccontare meglio come un lavoratore felice è un lavoratore migliore?
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