Programma MASTER in COMPLIANCE INTEGRATA NELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE Live Streaming
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LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLE IMPRESE: APPROCCIO SCIENTIFICOLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLE IMPRESE: APPROCCIO SCIENTIFICO
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Lezione 1 , Giovedì 08/05/2025 (pomeriggio)La scienza dell’organizzazione
- Le tipologie di organizzazioni
- L’ambiente e il contesto
- La ‘perimetrazione’ del contesto interno ed esterno
- Focus sul ‘processo’: definizione e struttura
- L’approccio per processi: tecniche di lettura e comprensione dell’organizzazione
- Organizzazione e sistema di gestione del ‘rischio’ in chiave universale
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Lezione 2 , Venerdì 09/05/2025 (pomeriggio)Il Sistema di gestione dell’impresa e il Risk management secondo le linee guida ISO 31000 (Parte 1)
Il Sistema di gestione dell’impresa
- Cos’è un ‘management system’
- Il ciclo di Deming: Plan Do Chek Act
- L’approccio Risk Based Thinking
- I sistemi di gestione di 1° e di 2° livello: tratti tipici e correlazioni.
- Le tecniche di armonizzazione e/o coordinamento dei sistemi di gestione
- Introduzione alla ISO 37301
Il Risk management secondo le linee guida ISO 31000 (Parte 1)
- I principi e la struttura di riferimento
- La fase di comprensione dell’organizzazione
- Il ruolo dell’organo di vertice e del top management
- L’organigramma: responsabilità e compiti.
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Lezione 3 , Sabato 10/05/2025 (mattina)Il Risk management secondo le linee guida ISO 31000 (Parte 2)
- Le definizioni di ‘rischio’, ‘evento’, ‘conseguenze’, ‘obiettivi’, etc
- La fase della ‘valutazione del rischio’: (i) identificazione del rischio: (ii) analisi del rischio; (iii) ponderazione del rischio
- La fase del ‘Risk treatment’: selezione e scelta delle azioni di trattamento
- La fase del monitoraggio
- La fase del riesame
- Il piano di comunicazione e la documentazione delle attività.
Testimonianza
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LA COMPLIANCE COGENTELA COMPLIANCE COGENTE
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Lezione 4 , Giovedì 15/05/2025 (pomeriggio)La prevenzione mediante l’organizzazione
- La responsabilità dell’ente
- MOG 231 e Compliance programs:
- I soggetti in posizione ‘apicale’ e ‘ subordinata’
- Analisi dei concetti di ‘interesse’ e ‘vantaggio’
- La c.d. ‘colpa di organizzazione’: il criterio della ‘rimproverabilità’
- Le categorie di ‘reati-presupposto’
- Brevi cenni sui reati-presupposto in tema di H&S&E, corruzione, riciclaggio,ITC, corporate, finance,Tax
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Lezione 5 , Venerdì 16/05/2025 (pomeriggio)L’organigramma e la struttura organizzativa e La progettazione del MOG 231
L’organigramma e la struttura organizzativa
- Il principio di ‘adeguata organizzazione’
- Focus sull’Organismo di Vigilanza (‘ODV’):
- composizione, compiti, responsabilità, etc;
- flussi informativi;
- ODV e processo di Whistleblowing.
- ODV, Internal Audit e Compliance Functions
- Il piano delle procure e deleghe
- L’individuazione delle ‘funzioni’ previa analitica comprensione dei ‘processi’
La progettazione del MOG 231
- Le tecniche di comprensione del contesto organizzativo
- Focus sul process mapping teso alla identificazione dei processi ‘critici’
- L’individuazione degli ‘scenari di rischio-reato’
- La fase di valutazione del rischio-reato
- Focus sulle tecniche di misurazione del rischio-reato
Testimonianza
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Lezione 6 , Sabato 17/05/2025 (mattina)L’implementazione del MOG 231
- La metodologia di selezione delle azioni di trattamento del rischio-reato:
- ‘protocolli’;
- ‘Policy’;
- ‘istruzioni operative’
- opzioni organizzative in genere.
Focus sui criteri di ideazione e realizzazione di un ‘protocollo’ La realizzazione dei sistemi di monitoraggio delle azioni di trattamento
Testimonianza
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Lezione 7 , Giovedì 22/05/2025 (pomeriggio)L’integrazione del MOG 231
- L’integrazione del MOG 231 con i sistemi H&S mandatory e voluntary:
- le metodologie di cui all’art. 30 D. lgs 81/08;
- i criteri di coordinamento di cui alla ISO 45001.
- L’integrazione del MOG 231 con i sistemi ambientali mandatory e voluntary:
- l’applicazione analogica dei criteri di cui all’art. 30 D. lgs 81/08;
- i criteri di coordinamento di cui alla ISO 14001.
Testimonianza
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Lezione 8 , Venerdì 23/05/2025 (pomeriggio)I principi e contenuti di base del sistema anticorruzione nella Pubblica Funzione
- Panoramica sugli obiettivi e contenuti del sistema anticorruzione di cui alla L. 190/2013)
- Le autorità con poteri di controllo e supervisione
- I soggetti obbligati all’implementazione del sistema di gestione anticorruzione
- Gli orientamenti progettuali di cui al Piano Nazionale Anticorruzione (PNA)
- Introduzione coordinata ai due strumenti operativi ‘cardine’:
- il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (PTPCT)
- il capitolo ‘anticorruzione e trasparenza’ del Piano Integrato di Attività ed Organizzazione (PIAO)
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Lezione 9 , Sabato 24/05/2025 (mattina)La fase di progetto ed implementazione del sistema anticorruzione
- Focus sul Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza:
- Approccio basato sulla conoscenza dell’organizzazione e della mappatura dei processi interni
- analisi del contesto
- individuazione e comprensione dei processi aziendali
- Perimetrazione degli ‘scenari di rischio’
- quantificazione del rischio
- selezione ed implementazione delle misure di trattamento del rischio
- misurazione dei livelli di efficacia delle misure di trattamento del rischio
- pianificazione e la programmazione delle misure di prevenzione e di intervento rimediale come strumento centrale delle attività anticorruttive
- riesame
- miglioramento continuo attraverso monitoraggio, vigilanza e controllo intergrato delle funzioni
- I contenuti del Piano Integrato di Attività ed Organizzazione (PIAO):
- sezione à Anagrafica dell’amministrazione
- sezione à Valore pubblico performance e anticorruzione
- sezione à Organizzazione e capitale umano
- sezione à Monitoraggio
- Focus sugli aspetti della 2° sezione del PIAO dedicati all’anticorruzione e trasparenza
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Lezione 10 , Giovedì 29/05/2025 (pomeriggio)Il sistema di gestione del rischio-riciclaggio (D.Lgs. 231/2007) (Parte 1)
Principi e metodologie di base
- I ‘pilastri’ del sistema: Risk based approach, proporzionalità e ragionevolezza
- Le criticità ermeneutiche penali e amministrative in tema di riciclaggio
- I soggetti obbligati
- Le entità pubbliche coinvolte nelle attività di vigilanza e controllo
- L’analisi del ‘contesto’ interno ed esterno:
- il censimento dei processi ‘critici’
- la perimetrazione degli ‘scenari di rischio’
- Focus sulla fase di valutazione del rischio-riciclaggio da parte dei soggetti obbligati
- La selezione delle azioni di mitigazione del rischio
- Il monitoraggio
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Lezione 11 , Venerdì 30/05/2025 (pomeriggio)Il sistema di gestione del rischio-riciclaggio (D.Lgs. 231/2007) (Parte 2)
I profili operativi di sistema
- Focus sulla fase di ‘adeguata verifica del cliente’:
- i contenuti dell’adempimento dell’obbligo;
- le metodologie di adempimento dell’obbligo;
- i criteri di individuazione del ‘titolare effettivo’
- gli obblighi del cliente
- Focus sulla ‘fase di ‘adeguata verifica rafforzata del cliente’:
- i contenuti dell’adempimento dell’obbligo;
- le metodologie di adempimento dell’obbligo’;
- L’obbligo di segnalazione di operazioni sospette
- La tutela del segnalante:
- la procedura prevista dal D. Lgs 231/07
- la procedura trasversale del Whistleblowing
- le metodologie di coordinamento dei due processi.
- Il coordinamento dell’ODV con le funzioni di compliance ed Internal audit
- Cenni in merito alle sanzioni.
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Lezione 12 , Sabato 31/05/2025 (mattina)Il sistema di gestione cogente H&S (Health & Safety) (Parte 1)
L’approccio sistemico alla prevenzione degli H&S risks
- L’organigramma della salute e sicurezza: ruoli, compiti, responsabilità
- Il concetto di ‘posizione di garanzia’ ex art. 40 comma 2 CP
- Il comportamento ‘abnorme’ del lavoratore: conseguenze sul piano delle responsabilità.
- Approfondimento sulle seguenti ‘posizioni di garanzia’:
- Datore di lavoro
- Dirigente
- Preposto
- CSP e CSE
- Direttore dei lavori
- La atipica responsabilità del RSPP
- Il Risk management nel settore dell’H&S:
- il ‘Documento di Valutazione del Rischio’ (‘DVR’)
- la gestione del rischio in tema di appalti (‘DUVRI’, ‘PSC’, etc)
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Lezione 13 , Giovedì 05/06/2025 (pomeriggio)Il sistema di gestione cogente H&S (Health & Safety) (Parte 2)
La valutazione tecnica del rischio per la salute e sicurezza
- La lettura ‘tecnica’ degli ‘scenari di rischio’ in materia di H&S
- I criteri di implementazione del DVR
- I criteri di implementazione del PSC
- I ruoli del RSPP e del Coordinatore: aspetti tecnici.
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Lezione 14 , Venerdì 06/06/2025 (pomeriggio)Il sistema di gestione dei rischi ambientali (Parte 1)
La codificazione del diritto ambientale (‘Testo Unico Ambiente’)
- I principi di base
- Le autorizzazioni ambientali:
- la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (‘VIA’)
- la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (‘VAS’)
- la procedura di Valutazione di Incidenza
- la procedura di autorizzazione Integrata Ambientale (‘AIA’ o ‘IPPC’)
- Brevi cenni sulla normativa disciplinante i seguenti argomenti:
- la difesa del suolo
- la disciplina degli scarichi
- la gestione delle risorse idriche
- la gestione dei rifiuti
- la bonifica dei siti contaminati
- l’inquinamento atmosferico
- La disciplina del danno ambientale
- Il manager ambientale
- Il sistema delle deleghe in ambito ‘ambiente’
- Le posizioni di garanzia del sistema di gestione ambientale
- Reati ambientali: metodologie di coordinamento tra MOG 231 e sistema di gestione ambientale
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Lezione 15 , Sabato 07/06/2025 (mattina)Il sistema di gestione dei rischi ambientali (Parte 2)
Environment Risk management: aspetti tecnico-operativi.
- La lettura del contesto
- Le tecniche di perimetrazione degli ‘scenari di rischio’
- Focus sulle metodologie di misurazione e trattamento del rischio ambientale
- La valutazione e gestione tecnica del rischio di reato ambientale nel MOG 231
- La valutazione e gestione tecnica del rischio ambientale secondo la ISO 14001
- Brevi cenni sulle tecniche di integrazione dei sistemi MOG 231 e ISO 14001
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Lezione 16 , Giovedì 12/06/2025 (pomeriggio)I fattori ESG nella corporate Sustainability
- La sostenibilità
- Panoramica sulle Linee guida ISO 26000
- I criteri di pianificazione e implementazione delle Linee Guida ISO 26000
- L’approccio sinergico in materia di sostenibilità con gli altri sistemi di gestione
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Lezione 17 , Venerdì 13/06/2025 (pomeriggio)Il sistema di gestione della Crisi d’impresa (Parte 1)
Il nuovo assetto procedurale e organizzativo
- Il concetto di ‘crisi’ e di ‘insolvenza’
- Il risk based approach
- Brevi cenni sul sistema ‘organizzativo’, ‘amministrativo’ e ‘contabile’ per la gestione della crisi d’impresa
- I meccanismi di emersione tempestiva della crisi d’impresa
- Le procedure negoziali di composizione della crisi d’impresa
- La procedura di liquidazione giudiziale
- La procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese
- La procedura di sovraindebitamento
- Il coordinamento tra sistema della crisi d’impresa, MOG 231, sistema antiriciclaggio eTax control framework
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Lezione 18 , Sabato 14/06/2025 (mattina)Il sistema di gestione della Crisi d’impresa (Parte 2)
Metodologie di progetto dell’assetto organizzativo, contabile ed amministrativo ex art. 2086 CC
- Focus sulle tecniche di ‘tempestiva previsione’ della crisi d’impresa:
- rilevazione degli ‘squilibri’ economico-finanziarie patrimoniali
- individuazione della sostenibilità debitoria
- acquisizione di informazioni adeguate
- valutazione della ‘ragionevole perseguibilità della continuità aziendale
- valutazione di particolari tipologie di debiti
- Focus sui meccanismi di gestione del rischio di crisi d’impresa:
- lettura del contesto
- individuazione degli ‘scenari di rischio’
- selezione degli indicatori di crisi d’impresa
- valutazione dei rischi
- misure ‘idonee’ di trattamento dei rischi
- monitoraggio sull’idoneità delle azioni di trattamento dei rischi
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Lezione 19 , Giovedì 19/06/2025 (pomeriggio)Il sistema-programma antitrust
Gli elementi ‘cardine’ dell’Antitrust Management System (‘AMS’)
- Integrazione della Compliance antitrust nella cultura aziendale
- L’analisi del contesto (‘Caratteristiche dell’impresa’)
- La perimetrazione degli ‘scenari di rischio’ antitrust
- La misurazione dei rischi
- La scelta delle azioni di trattamento dei rischi:
- l’implementazione di specifici processi
- il reengineering di particolari processi aziendali
- La misurazione della performance delle azioni di trattamento
- Il riesame
- Il sistema disciplinare.
- Aspetti rilevanti della fase ispettiva.
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Lezione 20 , Venerdì 20/06/2025 (pomeriggio)Il sistema-di gestione dei rischi connessi al Data Processing
Introduzione al GDPR
- Le finalità del GDPR.
- L’ambito di applicazione materiale e territoriale del GDPR.
- Focus sulle definizioni: dato personale, trattamento, interessato, etc
- Le condizioni di liceità del trattamento dei dati personali.
- Le modalità di trattamento dei dati personali
- I diritti dell’interessato
- Interessato e principio di ‘trasparenza’
- L’organigramma privacy
- Le informative
- Il registro dei trattamenti
- Focus sul DPO
La progettazione ed implementazione del sistema di gestione della privacy
- Il GDPR: un sistema basato sul ‘risk based thinking’.
- Il risk management in materia di dati personali:
- I concetti di ‘minaccia’, ‘evento’, ‘probabilità’ ed ‘impatto’ nel campo del data processing.
- L’analisi del contesto organizzativo: tracciamento dei processi e delle funzioni.
- Individuazione ed analisi dei processi interessati dal data processing.
- Il ‘censimento’ dei trattamenti dei dati
- Le metodologie di individuazione dei rischi e la loro ‘misurazione’.
- La valutazione dei rischi e la conseguente adozione di misure ‘adeguate’
- La misurazione dell’efficacia delle misure implementate
- La valutazione d’impatto
- Il registro dei trattamenti.
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Lezione 21 , Sabato 21/06/2025 (mattina)Il sistema di gestione degli AI Risks (reg.UE 1689/2024)
La normazione antropocentrica dell’Intelligenza Artificiale
- Gli obiettivi ed il campo di applicazione dell’AI Act (Reg. UE 1689/2024)
- L’alfabetizzazione in materia di IA
- Le pratiche di IA vietate
- Foci sulle figure del ‘fornitore’, ‘deployer’, ‘importatore’, etc.
- Gli specifici obblighi del ‘fornitore’
- I sistemi di IA ad ‘alto rischio’:
- i requisiti: accuratezza, robustezza, etc.
- il sistema di gestione dei rischi
- il sistema di gestione della qualità
- la documentazione tecnica
- la conservazione delle registrazioni
- gli obblighi di trasparenza nei confronti dei deployer
- La valutazione di conformità del modello di IA
Il ciclo di vita del sistema di IA
- Le responsabilità lungo la ‘catena del valore dell’IA’
- La valutazione d’impatto ad opera del deployer
- Focus sui modelli di IA ‘per finalità generali’
- Gli obblighi dei fornitori di modelli IA:
- ‘per finalità generali’;
- per ‘finalità generali con rischio sistemico’.
- La governance a livello europeo in tema di IA
- Le sanzioni.
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Lezione 22 , Giovedì 26/06/2025 (pomeriggio)Il sistema di gestione della sicurezza cibernetica (Parte 1)
Approccio strutturato alla cybersecurity ex D. Lgs. 138/2024
- Il campo di applicazione della normativa: soggetti obbligati e aree interessate.
- La strategia nazionale di cyber-sicurezza: obiettivi e attività
- Focus sugli organismi decisori:
- l’Autorità nazionale competente NIS
- le autorità di settore
- Il ‘Quadro nazionale di gestione delle crisi informatiche’
- La Cooperazione tra Autorità nazionali NIS
- Il Gruppo nazionale di risposta agli incidenti di sicurezza informatica (‘CSIRT Italia’)
- Gli Accordi di condivisione delle informazioni sulla sicurezza informatica
- La Cooperazione a livello dell'Unione europea e internazionale
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Lezione 23 , Venerdì 27/06/2025 (pomeriggio)Il sistema di gestione della sicurezza cibernetica (Parte 2)
Il macro-processo di gestione del rischio per la sicurezza informatica
- L’analisi del contesto
- Focus sul ‘rischio’ per la sicurezza informatica
- Il censimento dei ‘rischi’ per la sicurezza informatica
- La valutazione dei rischi in tema di cybersecurity
- Le azioni di trattamento dei rischi relative alla sicurezza cibernetica
- La notifica dell’incidente: modalità ed obblighi
- La definizione degli obblighi secondo i principi di ‘proporzionalità’ e ‘adeguatezza’
- Focus sulla specifica attività di vigilanza dell’Autorità nazionale competente NIS
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Lezione 24 , Sabato 28/06/2025 (mattina)La Trade Compliance
- definizione, importanza e ruolo
- Quadro normativo internazionale
- Processi e pratiche di trade compliance
- Casi di non conformità
- Rischi e sanzioni in caso di non conformità (legali, finanziari e operativi)
- Implementare la Trade compliance in azienda
- Formazione e sensibilizzazione,
- Sistemi di controlli interni e audit
- Rapporti con le autorità doganali e regolamentari
- La tecnologia nella trade compliance
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LA COMPLIANCE VOLONTARIALA COMPLIANCE VOLONTARIA
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Lezione 25 , Giovedì 11/09/2025 (pomeriggio)Il sistema volontario anticorruzione (ISO 37001)
- La comprensione del contesto organizzativo
- Focus sulla individuazione degli elementi ‘interni’ ed ‘esterni’
- La valutazione del rischio:
- individuazione e perimetrazione degli ‘scenari di rischio’
- la misurazione dei rischi
- la scelta delle misure di trattamento dei rischi
- La misurazione dell’efficacia delle azioni di trattamento
- Il riesame e il ‘continuous improvement’
- La leadership: Organo direttivo, Alta direzione, Funzione di compliance
- Focus sulla funzione di compliance
- Focus sulla due diligence
- Il piano della comunicazione
- Le metodologie di integrazione della ISO 37001 con il MOG 231 e il sistema anticorruzione di cui alla L. 190/2012
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Lezione 26 , Venerdì 12/09/2025 (pomeriggio)Il sistema di gestione volontario dei rischi: H&S (ISO 45001), Ambientali (ISO 14001), delle informazioni (ISO 27001)
Il sistema di gestione volontario dei rischi: H&S (ISO 45001)
- La ‘lettura’ del contesto
- Il macro-processo di risk management:
- Il censimento dei rischi
- La quantificazione dei rischi
- Il trattamento dei rischi
- La pianificazione
- Il monitoraggio
- Il miglioramento continuo
- Le tecniche di integrazione del sistema ISO 45001 con il MOG 231:
- Analisi dei criteri di cui all’art. 30 del D. Lgs. 81/2008
- Breve panoramica della giurisprudenza
Il sistema di gestione volontario dei rischi ambientali (ISO 14001)
- Gli obiettivi del sistema
- La ‘comprensione’ del contesto
- La leadership
- La pianificazione
- La valutazione dei rischi:
- individuazione degli scenari di rischio
- misurazione dei rischi
- scelta delle azioni di trattamento
- Il monitoraggio
- Il miglioramento continuo
- Le tecniche di integrazione del sistema ISO 45001 con il MOG 231.
Il sistema di gestione volontario delle informazioni (ISO 27001)
- Le finalità del sistema ISO 27001
- Analisi del contesto
- Individuazione dei fattori interni ed esterni
- Il Risk management: individuazione, misurazione e trattamento dei rischi
- La pianificazione e il monitoraggio
- La comunicazione pianificata
- Il miglioramento continuo
- Le metodologie di integrazione del sistema ISO 27001 con il MOG 231 e con il sistema privacy.
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Lezione 27 , Sabato 13/09/2025 (mattina)Il macro-processo ‘trasversale’ relativo al Whistleblowing
- I soggetti obbligati
- Le modalità di progetto ed implementazione del macro-processo
- Breve focus sulle metodologie di integrazione con i sistemi cogenti e volontari
- Le modalità di segnalazione: quando e come attivare il processo.
- La protezione del segnalante e degli altri soggetti coinvolti
- Le particolarità inerenti al trattamento dei dati personali
- Le modalità di valutazione delle segnalazioni
- Il coordinamento con l’ODV e le altre funzioni di compliance.
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I CONTROLLI SOCIETARII CONTROLLI SOCIETARI
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Lezione 28 , Giovedì 18/09/2025 (pomeriggio)I Controlli Societari
- Definizioni, obiettivi e ruolo
- Controlli interni ed esterni
- Controlli preventivi, rilevanti e correttivi
- Controlli operativi finanziari e IT
- Norme e linee guida
- Ruolo degli organi di governance e nei controlli societari
- Audit e revisioni interne
- Piano di monitoraggio e reporting
- Gestione delle non conformità e delle azioni correttive
- Tecnologie e automazioni nei controlli societari
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IL SISTEMA DI GESTIONE ARMONIZZANTE/COORDINANTE ISO 37301 (SGC)IL SISTEMA DI GESTIONE ARMONIZZANTE/COORDINANTE ISO 37301 (SGC)
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Lezione 29 , Venerdì 19/09/2025 (pomeriggio)La fase di comprensione dell’organizzazione e La fase di valutazione dei compliance risk
Fase di comprensione dell’organizzazione
- Gli obiettivi e i principi della ISO 37301
- Il SGC quale ‘framework’ o ‘infrastruttura necessaria’
- L’integrazione del sistema armonizzante nel piano strategico
- La comprensione dello speciale contesto:
- individuazione dei sistemi di 1° livello cogenti
- individuazione dei sistemi di 1° livello volontari
- individuazioni di strumenti organizzativi integranti
- individuazione degli altri fattori interni ed esterni
- Focus sul ruolo dell’Internal Audit
- La ‘perimetrazione' e registrazione degli 0bblighi di conformità’
Fase di valutazione dei compliance risk
- Identificazione e comprensione delle ‘situazioni di rischio’
- Identificazione dei rischi di compliance
- La ponderazione dei rischi di conformità
- L’ideazione delle azioni di trattamento dei rischi
- La leadership:
- Focus su Organo di governo ed Alta direzione
- Focus sulla Funzione di compliance
- La redazione della Politica della compliance
- L’attribuzione di ruoli, responsabilità e poteri
- Il ruolo del management nell’ambito dell’SGC
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Lezione 30 , Sabato 20/09/2025 (mattina)La fase di pianificazione
L’ideazione e implementazione del ‘Planning’:
- Gli elementi della pianificazione
- La valutazione di ‘rischi’ e ‘opportunità’
- La individuazione degli obiettivi
- L’individuazione delle risorse
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Lezione 31 , Giovedì 25/09/2025 (pomeriggio)La fase operativa e di monitoraggio
- La realizzazione di procedure e policy
- L’adozione di strumenti di misurazione dell’efficacia delle azioni di trattamento del rischio
- L’adozione di flussi informativi
- Focus sulla procedura di segnalazione delle attività sospette
- Il monitoraggio:
- Focus sull’oggetto
- Le modalità di svolgimento
- La procedura di auditing interno
- Il riesame dell’Organo di vertice, dell’Alta di direzione e della FdC
- Il miglioramento continuo
Testimonianza
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IL CHIEF COMPLIANCE OFFICER (CCO): LEADER INCLUSIVO E ABILE COMUNICATOREIL CHIEF COMPLIANCE OFFICER (CCO): LEADER INCLUSIVO E ABILE COMUNICATORE
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Lezione 32 , Venerdì 26/09/2025 (pomeriggio)Specificità della comunicazione e criticità del ruolo
La specifica comunicazione in ambito compliance
- La contestualizzazione e personalizzazione della comunicazione in materia di rischi
- La formazione alla gestione del rischio: le euristiche cognitive (disponibilità, rappresentatività, giudizio).
- La capacità di comunicare il valore della compliance
- Focus sulla trasmissione della capacità di percezione e comprensione del rischio
Le criticità del ruolo
- Le interferenze e le difficolta nella comunicazione dei rischi
- Il coinvolgimento proattivo del gruppo
- La professionalizzazione delle figure operanti nell’ambito compliance.
- La generazione della ‘consapevolezza’ circa la compliance
Testimonianza
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Per esigenze di natura organizzativa e didattica, la Scuola si riserva la facoltà di rinviare, di modificare, così come di spostare le date delle lezioni rispetto al calendario inizialmente prestabilito. Inoltre, si riserva il diritto di modificare in ogni momento i contenuti, dei programmi ed il corpo docente al fine di perseguire miglioramenti didattici in linea con i cambiamenti di mercato e le subentrate esigenze organizzative.