A cura di DocFinance

Con l’avvento della PSD2 cosa cambia nello scenario bancario europeo? È semplice: tutto. Lo scenario commerciale è più ampio, la concorrenza è più consistente, il ricircolo dei dati bancari permette l’ingresso di nuove realtà (come le cosiddette challenger bank) e, in definitiva, arriveranno sul mercato servizi più trasversali e completi che aiutano sia le imprese sia i privati.

Le banche, infatti, sono obbligate ad aprire i dati dei loro clienti agli operatori di terze parti e questo aspetto dell’open banking introduce scenari inediti. Uno dei casi più interessanti per comprendere con la PSD2 cosa cambia è la possibilità, per le aziende italiane, di collegare tutti gli istituti bancari con cui hanno dei rapporti in un unico software, a prescindere che la banca risieda in Italia o all’estero. Si tratta di un’evoluzione formidabile che semplifica in modo tangibile la gestione finanziaria delle aziende. 

Le basi della PSD2 poggiano sul progetto SEPA (la Single Euro Payments Area, cioè l’Area Unica dei Pagamenti in Euro), che già era stato un passo in avanti per agevolare i pagamenti verso l’estero tramite i bonifici e le carte di pagamento. La PSD2 evolve quella strategia espandendola in ogni direzione. Il contesto generale è quello di rendere più semplice la gestione finanziaria delle imprese, quindi  controllare i flussi in entrata e in uscita comodamente con una sola interfaccia e un unico software che unisca tutti i collegamenti bancari attivi, anche quelli esteri.

I vantaggi dell’Open Banking nella gestione della tesoreria
Le banche devono aprire i loro server e concedere i dati dei loro correntisti anche ad approvati operatori di terze parti (definiti dalla sigla TPP, Third Party Providers). Ciò accade per mezzo delle API (Application Programming Interface), che permettono, in sostanza, ad altri software di accedere direttamente alle informazioni a cui i correntisti hanno dato il permesso di condividere. Uno scenario che galvanizzerà la concorrenza abilitando servizi migliori a costo inferiori. 

Con la PSD2 cosa cambia, quindi? La gestione delle filiali che hanno sede all’estero sarà più semplice. Le aziende potranno avere una gestione della tesoreria anticipata ed evoluta all’interno di un solo software: non serve più integrare i dati dall’esterno attraverso le e-mail o i fogli di calcolo. In questo modo, le imprese possono avere un vero controllo internazionale sul cash flow e sulla gestione bancaria, riducendo il rischio di frodi interne ed esterne durante l’elaborazione delle fatture e l’approvazione dei pagamenti.

PSD2 cosa cambia? All’intera azienda basta un’unica piattaforma
Sia le singole aziende sia i gruppi riscontrano significativi vantaggi con l’entrata in vigore della PSD2. Innanzitutto, le imprese possono monitorare in tempo reale i flussi di cassa a prescindere che riguardino le banche italiane o quelle estere. Prima dell’avvento della nuova direttiva europea, le imprese italiane dovevano utilizzare o il tradizionale canale swift con costi inaccessibili alle imprese medio piccole oppure attivare singole connessioni per singoli istituti con modalità tutte diverse tra di loro: un sistema poco efficiente. L’Open Banking, quindi, cambia la prospettiva della gestione finanziaria: anziché ragionare a consuntivo, con tutto ciò che ne consegue in termini di rapidità decisionale, le imprese possono tenere sotto controllo i saldi bancari di tutte le aziende di un gruppo in tempo reale con un’unica interfaccia. Poter fare affidamento su un solo software significa abilitare un approccio completamente nuovo per la gestione finanziaria.

Pagamenti immediati e monitoraggio costante
Cosa cambia con la PSD2 per i pagamenti delle imprese? Apre a scenari abilitanti prima impensabili. La nuova direttiva europea, per esempio, consente alle aziende di pagare i fornitori in tempo reale, monitorare i conti correnti e i depositi in ogni momento attraverso tutte le banche a cui sono collegate. Grazie alle API, le imprese possono analizzare queste informazioni 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana e non soltanto all’inizio o alla fine della giornata di lavoro. 

La PSD2, in sostanza, permetterà alle imprese di conoscere lo stato della tesoreria e del flusso di cassa in qualunque momento; assumere decisioni rapide diventa più semplice e, soprattutto, più puntuale perché i dati sono affidabili e aggiornati regolarmente. Tali potenzialità garantiscono un nuovo modo, più completo, di interpretare la gestione finanziaria.

 

Ultima modifica il 23/07/2021

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