Molte Scuole di Formazione, Business School o Università propongono la possibilità di concorrere all’assegnazione di un certo numero limitato di Borse di Studio, con una copertura dei costi variante dal 50% fino al 100% del valore della loro ‘quota di partecipazione’.
In alcuni casi si tratta di Borse di studio promosse dalla regione e/o provincia dove si svolge il master, o il corso,  a favore dei residenti, in altri casi si tratta di Borse offerte dalle aziende o dagli organizzatori del master.
Le selezioni per la loro assegnazione possono svolgersi  prima dell’inizio del corso di studi sulla base della valutazione di un test o di un progetto, oppure alla fine dello stesso corso, con la premiazione dei partecipanti che sono stati giudicati più meritevoli per impegno e risultati.
Ma attenzione: è quando le Borse di Studio vengono offerte dagli enti organizzatori e vengono assegnate sulla base di un processo selettivo prima dell’inizio delle lezioni che si potrebbero annidare delle insidiose trappole per il povero neolaureato. Infatti, sono presenti sul mercato della formazione – manageriale, professionale e specialistica – diverse scuole che adottano il criterio della Borsa di Studio come strumento di puro marketing.
Facciamo un esempio. Una scuola che ha deciso di “elargire” borse di studio annuncia, attraverso i suoi canali pubblicitari, che per un determinato Master o Corso sono messi a disposizione un certo numero (in genere dalle dieci alle venti) di borse di studio (raramente a copertura totale della quota di partecipazione, quasi sempre fissate al 50% di riduzione). In verità, è già stato deciso all’origine un prezzo di vendita del corso superiore a quello altrimenti fissato sul mercato della libera concorrenza. In questo modo gli si attribuisce maggior valore fittizio (è sempre forte la sensazione da parte del consumatore che “più si spende, meglio lo si fa”). Come ulteriore trasparenza all’operazione si indice un bando di selezione avviato circa 40/60 giorni prima l’inizio dell’evento formativo, magari in una sede di prestigio scelta ‘ad hoc’ per l’occasione. Durante le giornate di selezione si distribuiscono ai partecipanti test di valutazione e si sostengono colloqui di merito, così risulta tutto formalmente regolare. Infine, la scuola si riserva poi di pubblicare i vincitori delle ‘Borse di Studio’ sul suo sito web in modo da dare trasparenza della comunicazione.
Vediamo nel dettaglio quali sono i vantaggi per la Scuola:
  • durante le 1-2 giornate indette per la selezione e l’assegnazione delle borse di studio si ricevono un numero elevato di candidati verso i quali si possono esercitare tutte le azioni persuasive di marketing per indurli a iscriversi. Anche qualora questi non superassero la selezione per le borse di studio si disporrebbe dei loro profili e si sarebbe a conoscenza delle loro aspettative per promuovere altre azioni di marketing particolarmente mirate;
  • ci si assicura una platea minima di partecipanti in grado di far raggiungere alla scuola il break-even (la copertura dei costi) del Master-Corso. Se i ricavi minimi sufficienti per garantire quella copertura si possono ottenere assegnando tante borse di studio al 50% della quota di iscrizione, il gioco è fatto (occorre anche tenere in considerazione il fatto che i “vincitori” di una borsa di studio raramente o difficilmente la rifiutano, soprattutto se nelle giornate di selezione hanno concorso con un numero abbastanza elevato di altri neolaureati);
  • per coloro che non hanno vinto la borsa di studio si promuovono azioni di scontistica, finanziamenti dilazionati o altri mezzi di persuasione “dolce” esercitabili con il contatto diretto. E naturalmente ogni iscrizione aggiuntiva determina una incremento del fatturato;
  • alla fine dell’operazione il livello qualitativo dell’aula risulta indubbiamente elevato, trainato da quelle figure che hanno vinto la borsa di studio e rispetto alle quali è stato realmente operato un modello selettivo.
Anche laddove la borsa di studio appare assegnata da una delle aziende sponsor o partner dell’ente organizzatore si potrebbero nascondere delle vere e proprie bufale: vediamo come. Molte scuole, prima di avviare un Master o un Corso, si accordano con alcune aziende per far comparire gratuitamente il loro nome come partner o sponsor dell’evento: in questo modo la scuola può contare  sulla presenza di molte aziende pubblicizzate sul proprio sito internet, e il brand aziendale (meglio se prestigioso) messo a fianco al titolo del percorso di formazione promosso o all’interno della scheda informativa che lo riguarda ne amplifica il valore. In realtà accade spesso che poche o nessuna di quelle aziende ha realmente sponsorizzato e messo a disposizione dei soldi per assicurare la copertura finanziaria di una o più borse di studio, soprattutto quando la copertura è pubblicizzata come parziale. Spesso è invece solo la filiale o la divisione di un’azienda importante a livello nazionale – ma con scarsa visibilità sul territorio dove si svolge il corso – a partecipare all’azione, oppure si tratta di un’azienda con un brand poco visibile sul mercato, quindi interessata a comparire  per acquisirne vantaggi in termini di immagine (sia etica che sociale), di “forza lavoro” a costo zero (i futuri stagisti che mi saranno messi a disposizione), e senza obbligo di nessun esborso economico.  Ovviamente i vantaggi per la scuola, in questo caso, sono ancora maggiori rispetto all’assegnazione diretta delle borse di studio, perché ad essere “presi” sono i classici due piccioni con una fava”. Come? Anzitutto in questo modo si risolve automaticamente il problema di assegnare gli stage a molti dei suoi partecipanti al termine del Master o corso, poi la stessa scuola così si garantisce un più facile raggiungimento del numero minimo di iscritti (necessario per il pareggio dei costi) dato che può contare su una maggiore vendibilità dei suoi prodotti formativi grazie alla forza persuasiva generata dalla presenze di un certo numero di aziende partner.
Anche in questo caso, la speranza di trovare un posto di lavoro in una delle strutture promotrici di un tipo di borsa di studio così concepita costituisce l’elemento trainante e fortemente persuasivo nella fase promozionale dei master proposti con questa formula. Elemento trainante e – occorre sottolinearlo – spesso assolutamente illusorio.