“Questo Master mi piace...” ma può aiutarti a trovare un buon lavoro?
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Come abbiamo visto e continueremo a vedere, ci sono molti fattori da tenere in considerazione nella scelta di un Master da frequentare. A volte però ci si dimentica di considerare l'elemento più banale. Siamo magari attratti dal fatto che possediamo i requisiti richiesti, che l'area del corso formativo è la stessa per la quale abbiamo studiato, che la sede di svolgimento del corso non è troppo lontana o comunque è facilmente raggiungibile dalla nostra abitazione o dal nostro ufficio, che l'orario di frequenza si incastra alla perfezione con i nostri impegni (ulteriori studi, lavoro, famiglia, ecc...), che il costo è accessibile, che i docenti ci sembrano all'altezza, che la Scuola che lo propone ha una buona fama. Il Master perfetto, dunque. Ma non stiamo dimenticando qualcosa? Qualcosa di importante, anzi, di fondamentale?
Ovvero: la figura professionale che quel determinato Master si propone di formare, è richiesta dal mercato? E' questa la domanda principale che ci si deve porre quando si decide di frequentare un Master con l'obiettivo di facilitare il proprio ingresso nel mondo del lavoro, ovvero per aumentare le possibilità di essere assunti da un'azienda o, quanto meno, di partecipare alle selezioni per la ricerca di nuovo personale. Ed è ciò che più tecnicamente possiamo definire “spendibilità” delle competenze impartite dal Master e quindi della stessa offerta formativa.
Nel mondo del lavoro, soprattutto in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo, non è purtroppo facile conciliare passione e utilità, idealismo e realismo. Non sempre infatti ciò che vorremmo fare e che vorremmo diventare coincidono con quello di cui il mercato ha bisogno. Per questo bisogna essere pronti a smussare gli angoli delle nostre priorità e puntare ad una formazione che, pur allontanandosi un poco dalle nostre mire iniziali, possa garantirci possibilità concrete di utilità pratica. Questo non vuol certo dire che un laureato in giurisprudenza debba ad esempio frequentare un Master in Risorse Umane, ma che tra la vasta offerta formativa dedicata all'area legale sarebbe meglio optasse per una figura, che può essere un Giurista d'Impresa o un Avvocato d'Affari, che al momento sia tra le più richieste.
Frequentare un Master è un impegno considerevole, sia in termini economici che di tempo, e val la pena di intraprenderlo soprattutto se può darci una spinta in più verso la nostra affermazione professionale. Che è poi l'obiettivo di ogni Master che si rispetti.
Ma come possiamo “tastare il polso” al mercato? Come sapere quali competenze e figure sono più o meno ricercate dalle aziende? Il modo più semplice è scorrere gli annunci di lavoro relativi alla propria “area professionale”, controllando quindi su Internet, sui giornali e magari direttamente presso i centri per l'impiego, quali e quante richieste si concentrano su una determinata figura professionale. Poi ci si può affidare a chi ha già frequentato il Master in questione e verificare se ha davvero avuto importanti opportunità lavorative.
C'è comunque da dire che una Business School seria ed affidabile effettua essa stessa tali ricerche prima di organizzare e proporre un Master specifico, tenendo presente la situazione attuale del mercato del lavoro e adeguando e rinnovando continuamente la propria offerta formativa. Per cui se ci si imbatte in una di queste Scuole si possono anche cercare e chiedere informazioni presso i suoi stessi uffici. Se poi fosse fornita anche di un buon ufficio Placement e vantasse una solida rete di aziende verso le quali orientare i suoi migliori corsisti, si potrebbe essere abbastanza certi di aver scelto il Master giusto.