Supporti per sopportare
A cura di R. Lomasto, Docente in area Gestione del Personale
Secondo L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’uomo può definirsi davvero felice solo se ha proprietà di 10 Life Skills. Si tratta di una gamma di abilità cognitive, emotive e relazionali in parte innate e in parte implementabili, ma assolutamente indispensabili per un’armonica crescita personale e professionale. In questo articolo ci soffermeremo solo sulle prime tre, scelte non a caso con una pandemia in corso e valide per HR, dipendenti aziendali, ma anche per qualsiasi individuo propenso ad acquisire un comportamento versatile e positivo nella vita quotidiana.
Essere un essere umano felice. Giochi di parole a parte, cosa significa davvero avere in pugno la felicità: ostentare allegria? Sorridere sempre? No, non è abbastanza: è felice una persona in grado di affrontare ciò che di volta in volta la vita gli mette di fronte con senso critico, un pensiero positivo e l’ormai molto nota resilienza.
Ecco qui i primi tre talenti che andremo a raccontare e come i tre famosi spiriti di dickensiana memoria (concedeteci un po’ di leggerezza in tempo Natalizio), per farlo ci muoveremo in tre diverse dimensioni temporali.
1. SENSO CRITICO, siamo nel PRESENTE
L’individuo dotato di senso critico è intelligente e flessibile. Pensa con la propria testa, sente con il proprio cuore e adotta una modalità di ascolto obiettiva ed estremamente empatica. Chi ha senso critico sa guardare al bicchiere mezzo vuoto, ma sa anche raccogliere tutte le informazioni che possono ribaltare la percezione di quel contenitore. Tradotto con il linguaggio dell’esperienza che stiamo vivendo oggi, tutto ciò significa: tamponi (mezzo vuoto), decessi (mezzo vuoto), economia in crisi (mezzo vuoto), libertà ridotta ai minimi termini (mezzo vuoto). Chi è dotato di senso critico sa trovare in tutto questo spiragli di luce inaspettati, dando il giusto valore agli effetti positivi che ogni situazione porta con sé, per la società e per le singole vite: aumento delle nascite, più tempo trascorso in famiglia, tempo per scoprire cose sconosciute, nuovi modi di guardare al cambiamento come qualcosa di funzionale rispetto a ciò che verrà dopo. Voilà. Bicchiere mezzo pieno.
2. PENSIERO POSITIVO, ci spostiamo nel FUTURO
Fare uso del pensiero positivo significa saper utilizzare il problem solving e le proprie capacità decisionali per elaborare profezie positive su ciò che verrà. Da non confondere con l’inguaribile ottimismo, adottare un pensiero positivo è scegliere di non restare nella fissità, è raccontare agli altri ciò che di bello ci accade, senza vergogna (difficile dichiarare la propria felicità a chi ha appena perso una persona cara) e senza paura (magari gli altri proveranno invidia). La chiave risiede proprio nel fatto che se sta accadendo a me, può accadere a chiunque e mai come ora serve contagiarsi con un pensiero che porti all’avverarsi di profezie altrettanto virtuose.
3. RESILIENZA e ritorno al PASSATO
Se ne parla in tutte le salse, ma la verità è una sola: abbiamo fame di resilienza e il nutrimento sta dietro le nostre spalle. Attingere dalle nostre esperienze passate ci ricorda ciò di cui siamo stati capaci e ci mette in condizione di affrontare con sicurezza ciò che la vita ci riserva. Troveremo, scavando nel passato, forza per resistere, serenità nella riuscita e flessibilità nell’adattarci al nuovo. Il successo è dato dalla compresenza di queste tre abilità. La forza da sola non basta perché si fonda su una dose di resistenza che prima o poi si esaurisce. Solo spalleggiata dalla serenità ci permette di acquisire la sicurezza necessaria per affidarci a qualcosa di superiore (il genere umano, le persone che ci circondano, a volte anche la religione). La flessibilità infine, ci insegna a lasciarci trasportare dagli eventi: in un mare in tempesta più combatterò per rimanere a galla più mi stancherò, perderò energia, fiducia e affonderò. Ma se abbandonandomi in una posizione supina mi lascerò accompagnare dalle onde, allora aumenterò le mie possibilità di approdare a terra sano e salvo.
Senso critico, pensiero positivo e resilienza: come coltivare queste tre attitudini?
Facendo ciò che ha effetti positivi per ognuno: un bagno caldo per il corpo, un sudoku per la mente, dicendo un grazie che fa bene al cuore, recitando una preghiera per il nostro spirito. Senza scordarci una buona dose di allenamento della nostra pazienza cognitiva. La fretta mette ansia, agire con calma ci permette di raccogliere informazioni in modo equilibrato ed approfondito, per comprendere senza fraintendimenti.
Tutte le 10 Life Skills di cui continueremo a parlarvi nei prossimi mesi, sono letteralmente “competenze per la vita”, preziose nella sfera privata quanto in quella lavorativa. L’HR deve stimolarne il raggiungimento poiché contribuiscono alla percezione della propria autoefficacia e autostima, giocando un ruolo importante anche in azienda, nella promozione del benessere e della motivazione professionale delle persone.
Questi ed altri temi sono affrontati nel Master in Risorse Umane.
Ultima modifica il 11/01/2021